MICROCONSIGNMENT
Il microconsignment rappresenta un’evoluzione dinamica in materia di finanziamenti nell’ambito di cooperazione internazionale per la promozione dell’autoimprenditorialità. Nasce nel 2003 in Guatemala ad opera di Gregory Van Kirk che donò, i proventi raccolti da un business turistico, alla popolazione locale fornelli da cucina attese le precarie condizioni igieniche in cui gli abitanti erano costretti a cucinare. Ma egli si accorse che la difficoltà nella distribuzione poteva rappresentare una vera opportunità per i membri della comunità locale, infatti se i fornelli fossero stati distribuiti da loro stessi sarebbe stato possibile gettare le basi per un business sostenibile.
Il modello del microconsignment ha dimostrato di essere una valida alternativa che adotta i pregi e supera i limiti dei tradizionali strumenti di micro‐finanziamento. Ponendo l’accento sul soddisfacimento dei bisogni della comunità, garantisce sia un impatto sociale che il successo del neo‐imprenditore. Messe in luce le esigenze di prima necessità di una determinata comunità, in collaborazione con ricercatori e produttori si realizzano beni e servizi che rispondono a certi criteri quali la portabilità, la maneggevolezza nell’uso e il costo contenuto. Poi, s’instaura un processo continuo d’individuazione e formazione di imprenditori locali che agiranno come distributori dei beni e sostenitori di temi quali la sicurezza, la sanità e la crescita economica sostenibile.
NDI e il microconsignment
Nusantara Development Initiatives (NDI), con sede a Singapore e operante in alcuni villaggi rurali dell’Indonesia, ha adottato questo nuovo modello per cercare di colmare le carenze di energia elettrica presenti in questi territori (le famiglie usano principalmente il kerosene per avere luce). Attraverso l’adozione del microconsignment, l’organizzazione da un lato può ridurre le carenze energetiche e dall’altro può offrire alle donne dei villaggi l’opportunità di giocare un ruolo attivo nella comunità (empowerment femminile) e allo stesso tempo migliorare la propria situazione economica.
A tal fine NDI seleziona e forma le donne per la distribuzione di lampade ad energia solare (mothers of light). Invece di contare solo sull’appoggio dei volontari NDI avvalendosi della collaborazione delle donne riesce a portare la luce in un area più estesa ed a molte più famiglie. Inoltre, visto che per molte famiglie l’acquisto della lampada è uno sforzo economico non indifferente, NDI ha sviluppato un sistema di pagamento a rate basato su quanto incide il costo del kerosene nel bilancio familiare. In tal modo la spesa che prima era destinata all’acquisto del kerosene viene investita in un’alternativa conveniente, sostenibile e che non nuoce alla salute. Dal 2010, NDI ha formato 21 imprenditrici che hanno venduto oltre 3000 lampade.